Scale in vetro Strutturale

uso dei plastici nella costruzione di una scala

L’utilizzo dei plastici strutturali nelle scale in vetro

Parliamo di plastici strutturali, anche detti intercalare.

Sono applicati al contesto della costruzione e della realizzazione di scale in vetro strutturale.

Nella costruzione di elementi in vetro strutturanti – nel nostro caso per le scale- il plastico viene applicato nel mezzo di due o più lastre di vetro stratificato.

Detto anche laminato o di sicurezza, per conferirne determinate proprietà. È una componente importantissima per classificare la resistenza del vetro e per la sua conseguente omologazione ai carichi.

Un rapido accenno alle varie proprietà che vengono conferite, in generale senza distinzione fra i vari tipi di plastici, grazie a questo materiale:

  • Sicurezza
  • Strutturale
  • Protettivi contro cicloni, tifoni, uragani e detriti trasportati dal vento
  • Anti-crimine e attacchi intenzionali quali atti vandalici
  • Smorzamento del suono e fonoisolamento
  • Assorbimento solare

I dettagli della lavorazione

Dopo una prima sagomatura delle due lastre strutturanti viene fatta una prima molatura in cui le lastre sono lisciate sui bordi. Da qui i vetri sono accoppiati e incollati con una stratifica tramite un plastico nel mezzo. Non si procede ad alcun’altra molatura, si rischierebbe che i vetri stessi diventino troppo fragili. (La rimolatura dopo tempera, tecnicamente rischiosa ma possibile non è approvata dalle normative europee).

Linee guida alla progettazione del vetro strutturale

Per la costruzione di scale in vetro strutturale, a differenza delle scale metalliche, non esiste la possibilità di redigere calcoli strutturali realistici, in quanto non può essere calcolata la resistenza alla rottura della lastra in vetro in modo certo: il vetro è un materiale molto resistente ma fragile e reagisce in modo diverso alle sollecitazioni.

Quindi può essere realizzato un calcolo strutturale di portata statico, ossia non sottoposto ad urti accidentali e fenomeni naturali, ma quando si parla di calcoli strutturali si parla di dati tecnici che devono poter essere dimostrati.

Per questa ragione le normative europee prevedono delle linee guida alla progettazione delle scale in vetro strutturale e che possano garantire la tenuta della vetrata anche in caso di rottura. Le linee guida identificano tipologie e spessori di vetro unite a plastico interno sufficientemente maggiorati al punto da garantirne la sicurezza.

Oltre allo spessore del vetro, è il tipo di plastico utilizzato nella stratifica l’aspetto fondamentale. Di seguito vediamo quali sono i plastici utilizzati nella costruzione delle scale e scoprirete che quello che molti – incoscientemente – utilizzano ancora oggi non rientra nei parametri di sicurezza europei.

PVB

Il PVB, polivinilbutirrale, è un plastico morbido, è quello normalmente utilizzato in tutti i campi dei vetri di sicurezza, in quanto impedisce al vetro di frantumarsi in schegge pericolose: Se fosse utilizzato per la costruzione di scale cosa succederebbe?
Nulla, fino a quando per motivi accidentali o a causa di eventi sismici entrambe le lastre di vetro si rompano, evento raro, ma non impossibile.

Per quanto riguarda il nostro ambito, se le lastre di vetro che lo contengono si rompessero, il plastico si affloscerebbe appunto perché morbido. Dunque, in questo caso, anche il plastico cadrebbe a terra e non reggerebbe il peso della scala.

L’unico caso in cui può essere utilizzato nella costruzione di scale è esclusivamente per balaustre inserite nella guida metallica certificata, con un tipo di assemblaggio che prevede Lastra da 10 mm temperata + plastico PVB + lastra da 10 mm indurita.

Altra opzione possibile per la certificazione è utilizzare un triplo strato di vetro con doppio plastico PVB.

DG41

Uno dei plastici che la Roversi Custom Made utilizza in alcune realizzazioni è di tipo diverso, il DG41, un polivinilbutirrale rinforzato. Si tratta di un plastico semi-rigido. Questo significa che se in una scala si rompesse un vetro, che sia della balaustra o della ringhiera, se il plastico strutturante è un DG41 questo manterrebbe la verticalità, e quindi la scala o il parapetto continuerebbero a fare la loro funzione per un tempo sufficientemente lungo a permettere la messa in sicurezza delle persone.

Dunque, si vede come la differenza fra i due sia sostanziale!

A livello di sicurezza è chiaro che se i vetri, aventi come plastico il PVB, si dovessero rompere, la scala crollerebbe; mentre se si dovessero rompere con del DG41 nel mezzo, è evidente si dovrebbe procedere alla sostituzione del vetro, ma la scala risulterebbe comunque sorretta.

SGP

L’SGP è certamente il plastico che offre maggiori garanzie in fatto di sicurezza strutturale.

Sottoposto a stratifica il plastico diventa rigido e indeformabile, in caso di rottura di entrambe le lastre la struttura della scala non viene intaccata e mantiene la completa sicurezza. Si tratta di un dettaglio di fondamentale importanza, anche perché è un materiale che non sempre viene usato dato il costo più elevato rispetto al DG41 e del SGP rispetto al PVB.

Differenze fra i materiali usati in commercio e quelli usati da Roversi Custom Made

Anche se nell’aspetto non si percepisce, la presenza di un plastico rispetto ad un altro fa una differenza sostanziale e questo è un punto a favore della Roversi Custom Made.

VETRI AD OGGI UTILIZZATI NEI PARAPETTI E SCALE LINEE GUIDA EUROPEE
vetro 8+8 pvbPERICOLOSO – NON A NORMA
Vetro 10+10 pvba norma per le ringhiere in vetro inserite in guida metallica
Vetro 8+8+8 con doppio strato di PVBa norma
Vetro 10 temperato + pvb + vetro 10 induritoa norma solo per parapetti inseriti in guida metallica.
Vetro 12+12 +DG 41a norma in base al tipo di costruzione.
Vetro 12+12 + SGPa norma su scale con forature di tutte le tipologie

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